Tra gli avvenimenti che caratterizzano il 1921 troviamo l’inizio delle trasmissioni radiofoniche regolari. Il 5 maggio Coco Chanel presenta il suo celebre profuno No.5. Il 29 luglio Adolf Hitler diventa presidente del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi. In questo anno il 31 luglio Bating scopre l’insulina, ha inizio, per concludersi nel 1943, lo studio sigli ormoni proteici. Il 4 novembre la salma del Milite Ignoto viene inumata nell’Altare della Patria a Roma, questo avvenimento troverà un piccolo risvolto in valle, come in tutta Italia. Albert Einstein riceve il premio Nobel per la fisica. Sul fronte sanitario una grave epidemia di vaiolo ovino colpisce le regioni meridionali.

Dopo questo primo assaggio storico dell’anno andiamo ad analizzare con maggiore attenzione quello che è successo alla veterinaria valdostana nel 1921.

L’anno si apre il 7 gennaio con l’annuncio, da parte della sottoprefettura di Aosta, che è ormai in vigore il nuovo sistema di certificazione degli animali diretti a Modena e Chiasso; in quanto sono da considerarsi diretti all’estero (l’ordinana risale al 15 novembre 1920). Sul bollettino del Comizio Agricolo appare un articolo in cui la scrematrice per il latte viene proposta per l’alimentazione dei vitelli. Sempre sul bollettino nell’edizione di aprile appare un resoconto dei concorsi zootecnici che si sono tenuti nel periodo 1919-1920, con lo scopo di constatare lo stato dell’allevamento dopo il periodo bellico. Le 27 società partecipanti hanno dimostrato che i canoni fondamentali, sostenuti dal compianto Faletti, sono penetrati nel convincimento degli allevatori. Tra le altre notizie viene espressa la speranza che le nuove società industriali che si stanno insediando in Valle possano essere interessate a dare un nuovo slancio all’allevamento.

Sulla scorta del viaggio della salma del Milite Ignoto verso Roma, anche in Valle d’Aosta si stanno erigendo Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Il 9 aprile 1921 viene consegnato al sindaco di Pont-Saint-Martin, il monumento voluto dal comitato locale. Tra gli oratori della serata troviamo anche il dottor Peyretti.

Il mese di giugno “Le Duché d’Aoste” ci informa sul concorso zootecnico di Cogne voluto dalla cattedra ambulante di agricoltura di Ivrea e dal Veterinario Consortile senza purtroppo darcene il nome.

Il mese di luglio del 1921 potrebbe sembrare tranquillamente un’anticipazione di tempi più moderni, sempre su “Le Duché d’Aoste”, si parla di inquinamento e dei danni causati dalle fabbriche alle foreste. Inoltre di una patologia che viene indicata come “osteomalacia” dovuta alla qualità dei foraggi contaminati dai fumi delle fabbriche e riscontrata in Svizzera. I primi dati risalgono al 1878 in Germania e denominata allora “malattia acida”.

Nel mese di agosto ci presenta un metodo di cura per l’afta epizootica bovina denominato metodo Candeo. Questa relazione che si dilunga sui particolari della cura dimostra quanto laboriosa doveva essere questa malattia per i veterinari dell’epoca. Serviva realizzare un sistema per lavare i piedi degli animali a base di calce spenta ed acqua. Poi si passava alla pulizia di: naso, lingua, palato e laringe dell’animale con una pompa; seguita dal trattamento vero e proprio a base di sale da cucina ed aceto da ripetere per 10 giorni. Sappiamo che la malattia era presente a La Thuile, Ollomont, St-Rhemy e Bionaz, in modo insistente, non era sempre possibile salvare i capi come accaduto ad Ollomont in cui sono deceduti 7 animali, secondo un articolo de “Le Duché d’Aoste” di fine agosto. Questo mese non è solo latore di cattive notizie. Il 3 agosto 1921 nasce, ad Aosta, Ernesto Milloz. Verrà iscritto al nostro albo con il numero 37 nel 1947. Di lui abbiamo numerose notizie, sia dall’albo storico che dalla stampa, Egli ha accompagnato tutto il dopoguerra della valle. Sappiamo che faceva parte del 87° brigata partigiana, con il nome di Taras Bulda, che aveva diritto al Brevetto del Maresciallo Alexander. Il 10 febbraio 1946 veniamo informati che il 22 dicembre 1945 aveva conseguito il diploma di veterinario presso l’università di Torino, mentre per l’albo storico questo è avvenuto il 26 gennaio del 1946. Da subito la stampa Aostana lo vede impegnato nel miglioramento degli allevamenti, dal punto di vista sanitario. Da lui sappiano che nel 1946 a Charvensod ed Aosta è presente un focolaio di peste suina. Nel 1947 in qualità di Veterinario Regionale viene interpellato dall’avvocato Torrione per conoscere le decisioni prese nel tentativo di limitare la diffusione della Fièvre maltaise o Febbre Ondulante ( oggi denominata Brucellosi). In questa occasione porterà a conoscenza del Consiglio della Valle anche il problema dell’afta. Argomento su cui tornerà per rispondere ad un certo Gigi che lamenta, dalle pagine dell’Indipendente, il comportamento scorretto dei veterinari che si sono presentati per vaccinare contro l’afta. Sempre nel mese di agosto del 1947 viene anche nominato direttore dell’”Agriculteur Valdotain” organo di stampa ufficiale della neonata Associazione Agricoltori affiancato dal dottor Lamastra. Sempre come Veterinario Regionale nel 1949 ci informa dell’obbligo di vaccinare bovini, caprini e suini destinati alla transumanza. Si occuperà della formazione degli agricoltori e della difesa degli animali in questo caso accompagnato da dottor Origlia. Le notizie sul suo incarico terminano con l’inaugurazione del 4° latteria nel comune di Fenis nel villaggio Etravers. Sappiamo che nel 1951 prende il posto del dottor Vittonato che per 20 anni è stato veterinario consortile di Valpelline. Nel 1953 il sindaco di Allein ringrazia l’amministrazione regionale, a nome di un Sig Cerise, per la scelta del dottor Milloz come veterinario del consorzio in quanto ha guarito un bovino gravemente ammalato. Nel 1954 si trova al centro di una polemica, assieme al veterinario del consorzio di Nus, in quanto risiede ad Aosta e non a Variney come prescritto dal suo contratto. Il Monitore ci informa che a quanto pare gli agricoltori si sono lamentati con il giornale. Nel 1960 lo troviamo tra i membri della commissione che deve relazionare sui problemi del Risanamento. Poi nel 1961 l’Associazione Agricoltori e l’Union de Paysan Valdotain si costituiscono in consorzio, Milloz entra nel collegio dei probiviri. Nel 1971 lo troviamo, assieme ai dottori Caveri e Roullet, nel consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale con sede a Torino. Nel 1973 viene eletto consigliere comunale ad Aosta sarà da subito impegnato nel problema della Centrale del Latte, che preferiva acquistare latte fuori regione piuttosto che rivolgersi agli allevatori locali i cui bovini sono stati risanati da tubercolosi e brucellosi. Nel triennio 1979-81 sarà presidente dell’Ordine dei Veterinari di Aosta. Nel 1981 farà parte del comitato per la tutela dello Jambon de Bosses. Inoltre è impegnato, come presidente dell’Ordine, a difendere l’operato dei veterinari che operavano nel “Piano di Risanamento” sulle pagine del Lavoro. In fine darà le dimissioni nel 1991. Il 25 novembre 1993 troviamo l’annuncio del suo decesso all’età di 72 anni.

Il mese di ottobre del 1921 ci presenta l’annuncio di un nuovo concorso zootecnico per il 1922, come deciso a suo tempo dal cav. Faletti, che dovrà distribuire alle 179 società zootecniche un montepremi complessivo di 25000 lire. Sempre in questo mese il comune di Saint-Christophe decide 2 iniziative la costruzione di un nuovo edificio scolastico ed una tassa sui capi di bestiame per finanziare l’opera.

Nel mese di novembre veniamo informati che l’afta si è diffusa alle province di Cuneo e Novara a causa dell’importazione di capi dalla Jugoslavia. Il dottor S. Faletti ci informa sul caso di uno stambecco di 17 anni morto di tubercolosi nella riserva di caccia reale. Inoltre del grande consumo di carne di stambecco fatta dalle famiglie della zona e della piaga del bracconaggio.

Il 19 novembre 1921 presso l’Università di Torino si laurea in veterinaria Ricci Ferdinando, nato a Torino il 16 giugno 1898, di lui sappiamo poco in quanto vive ed opera a Strambino e si trasferirà all’ Ordine di Torino il 03/09/1947.

Nel mese di dicembre la Svizzera decide il fermo delle frontiere agli animali di provenienza straniera. L’anno si conclude con la domanda dalle pagine della “Doire Balthee” quanto vivono gli animali? Vengono dati dei valori per il cane 18-20 anni anche se a 12 è già vecchio, il gatto 10. L’asino 30 o40 anche se è già vecchio a 20 come il cavallo, la pecora 9, il bue se non viene ammazzato prima 25.