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Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario. Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine. Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

 

   

  1. Nome e Cognome
    Paola Pecoraro.

  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    La scelta scolastica non è stata difficile, avevo in mente da piccola, di frequentare il liceo scientifico e di iscrivermi poi a veterinaria.

  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Non ho grandi ricordi degli anni universitari, per problemi personali non mi sono divertita molto, ahimè..

  4. Quando ti sei laureato/a?
    Mi sono laureata nel febbraio 1999.

  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    Iscrizione all’Ordine nello stesso anno.

  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Non ho avuto un vero e proprio primo giorno perché da tempo stavo già facendo tirocinio in una clinica di Torino per cui non mi sono accorta di essere laureata…per i clienti ero signorina Paola e tale sono rimasta!.

  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Mi occupo esclusivamente di piccoli animali, i miei interessi principali sono la medicina interna e la diagnostica di laboratorio che ho sempre cercato di approfondire e aggiornare.

  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza? 
    Devo dire che in Valle d’Aosta la concorrenza è ancora limitata e ognuno può avere il suo piccolo orticello..

  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela? 
    In realtà non cerco di differenziarmi dai colleghi, il mio continuo aggiornamento è dettato dal grande rispetto che ho per i miei piccoli pazienti a quattro zampette per i quali cerco di fare il meglio che sia in grado di fare.

  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale? 
    Amo profondamente ciò che faccio anche se ovviamente non mancano momenti di difficoltà..

  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi? 
    Ho ottimi rapporti di amicizia con tanti colleghi.

  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine? 
    Mi sono appena trasferita in quest’Ordine per cui non posso dire molto, ma sicuramente si sono dimostrati tutti disponibili e cordiali.

  13. Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
    Aneddoti dopo tanti anni di professione sono veramente numerosi, devo dire, però, che ciò che mi rimane maggiormente in mente sono gli “strafalcioni” detti da alcuni clienti:” la diabete”, “sono scese le cataratte”, “la paratomia”, avere molto “polistirolo” oppure tentare di iniettare al povero malcapitato dello sciroppo sottocute lamentandosi del fatto che fosse troppo denso…o mangiare le supposte…

  14. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    Ho dedicato tanto tempo al lavoro trascurando la mia vita privata, da un po’ mi sto proponendo di essere più attenta anche ad altri ambiti della mia vita…sarà la vecchiaia!

  15. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Non ho consigli particolari, se non quello che darei ad ogni persona che inizia una nuova attività: passione, perseveranza e serietà alla fine, secondo me vengono sempre ripagati, qualsiasi cosa si faccia.

  16. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    Bisogna essere contenti di ciò che si ha e non lamentarsi oppure tentare di dare una svolta alla propria vita se c’è qualcosa che non ci soddisfa.
    Mi auguro serenità nell’ambito professionale e privato.

  17. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato? 
    Rimorso e rimpianto non sono parole che mi piacciano tanto, se ci sono vuol dire che qualcosa nella nostra vita non è andato come avremmo voluto e non ci siamo saputi adattare all’evento.
    Prima di arrivare in Valle mi sarebbe piaciuto dedicarmi in maniera più specialistica alla diagnostica di laboratorio, poi, però, qui sono stata ripagata dall’impagabile bellezza di questi posti e dalla qualità di vita che potevano offrirmi tanto che ho pian piano cambiato anche la mia prospettiva lavorativa!

  18. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    Io credo che ognuno abbia ciò che si merita, in ogni ambito e questo sicuramente è un fatto positivo perché vuol dire che mettendocela tutta si può arrivare dove si vuole!!

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