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Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario.
Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine.
Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

  1. Nome e Cognome
    Michel Mottini.
  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    A 3 anni ho conosciuto Angelo, un veterinario di Bergamo e ho iniziato a dire che volevo curare gli animali e ho continuato per altri 34 anni.
  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Interessanti e divertenti: in quegli anni ci facevano girare come trottole tra la vecchia università in Via Nizza, Corso Massimo e Grugliasco.
    Quanto tempo perso a inseguire professori un po’ troppo assenti!!!!
  4. Quando ti sei laureato/a?
    Nel 2002.
  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    Nel 2003.
  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Una bella chirurgia su un cane da caccia che aveva un corpo estraneo entrato dal fianco sinistro: Claudio e Roberto hanno lavorato 2h per togliere la massa di omento pieno di pus adeso al fegato.
    Nessuno sconto per il neofita che già si occupava di anestesia.
  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Ho fatto la mia tesi di laurea in anestesia e da allora mi occupo in modo ultraspecialistico di questa, collaborando con la Prof.sa Trucchi, professoressa di anestesia di Torino e con altri colleghi di Roma, Padova e Bergamo.
    La collaborazione più simpatica è con i neonatologi dell’ospedale di Padova, con cui spesso ci incontriamo in sala operatoria o in clinica da me o in ospedale da loro; si dice che bambini e gatti siano molto simili !!!!
    Per il resto, inizio la mattina con le degenze e terapia intensiva, per continuare con visite rutinarie, dal vaccino alle analisi piu complesse, ecografie e chirurgie. Finisco alla sera, di nuovo con le degenze.
  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
    In Valle d’Aosta ci sono tanti ambulatori veterinari con tanti colleghi, quindi si, c’è molta concorrenza.
  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
    Stando sempre aggiornato, collaborando con strutture e colleghi all’avanguardia.
    Studio ogni giorno almeno un’ora e, quando riesco, porto lavori ai congressi nazionali.
  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
    Si, penso che sia una bellissima professione in cui, se si lavora con passione senza pensare ai guadagni, si hanno un sacco di soddisfazioni.
  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
    Con i colleghi con cui lavoro in clinica molto bene, io e Roberto abbiamo un bruttissimo carattere entrambi e quindi conviviamo stupendamente.
    Con gli altri ambulatori si collabora quando si può, senza nessun problema particolare.
  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
    Non credo che siano rapporti costruttivi: credo che l’Ordine non sia dentro ai problemi veri dei liberi professionisti che lavorano su animali da compagnia.
  13. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    Grazie alla collaborazione con i miei due colleghi Roberto e Alberto, con cui ci organizziamo per avere tutti tempo per studiare, riposare e dedicarci alla famiglia.
  14. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Se non hai grande passione, non iniziare nemmeno; questo vale almeno per chi vuole fare la libera professione.
  15. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    Andare a lavorare come veterinario in giro per il mondo, per curare animali selvatici e da compagnia.
  16. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
    Non essermene andato subito dall’Italia, appena laureato.
  17. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    “Se le porte della percezione fossero purificate, tutte le cose apparirebbero agli uomini come sono veramente: infinite”. (William Blake, The Marriage of Heaven and Hell).