Home > News dalle organizzazioni di categoria > La Posizione dell’Ordine sulla bozza di misura 114 del PSR valdostano

Come ormai avvenuto in tutta Italia, anche nella nostra regione si stanno definendo i dettagli della c.d. Misura 114 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione autonoma Valle d’Aosta.
La Misura, che prevede l’utilizzo dei servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali, può costituire un’indubbia opportunità professionale per il Medico Veterinario che può così ampliare il portfolio delle prestazioni erogate alle imprese agricole.

 

Il nostro Consiglio Direttivo non si è trovato impreparato, coinvolgendo in una prima fase il sottoscritto, i Colleghi Sandra Ganio e Luigi Natali e delegando il Vice Presidente Michele Sigaudo a seguire in prima persona le delicate fasi della definizione della Misura 114.

 

Assieme all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali sono state formalizzate le strategie comuni finalizzate ad assicurare una misura del PSR adatta alle esigenze professionali degli iscritti nei rispettivi Ordini.

 

Va poi ribadita la disponibilità e la professionalità del funzionario dell’Assessorato all’Agricoltura e Risorse Naturali che ha impostato un corretto e trasparente approccio concertativo, coinvolgendo tutti i portatori di interesse locali e recependo le integrazioni suggerite dai partecipanti ai vari incontri.

Tutte le richieste sottoposte come Ordini, finalizzate ad assicurare un libero mercato e opportunità professionali agli iscritti, sono state integralmente recepite!

 

Abbiamo quindi il piacere di segnalare che la bozza di Misura concertata con i portatori di interesse locali prevede che i servizi di consulenza aziendale, per poter fruire del sostegno, devono essere erogati da organismi privati, i quali devono avere almeno una sede operativa nel territorio valdostano (che non è requisito di accesso alla selezione degli enti erogatori), devono essere in possesso dei requisiti minimi di idoneità e devono iscriversi nell’apposito elenco regionale.

Tra  i requisiti minimi di idoneità è opportuno ricordare che è richiesta la disponibilità di personale qualificato:  in pratica l’organismo erogatore richiedente il riconoscimento deve avere un nucleo minimo di base formato da almeno due tecnici qualificati dipendenti o soci o associati, anche in forma temporanea, di cui uno assume il ruolo di responsabile dell’erogazione dei servizi di consulenza.

 

Per le tipologie di attività di consulenza che, secondo l’ordinamento vigente, devono essere svolte da professionisti abilitati, è obbligatoria l’iscrizione all’Albo; peraltro, in relazione alle attività consultive svolte in materie diverse da quelle riservate ai membri di Collegi e Ordini, la qualifica del personale dedicato a tali attività verrà valutata sulla base di specifici percorsi formativi e dall’esperienza maturata.

 

Ribadiamo quindi la nostra soddisfazione per il buon esito della concertazione; considerato però che trattasi di una semplice bozza di misura, ora notificata a Bruxelles e il cui esito positivo o meno si conoscerà solamente il prossimo autunno, sarà nostra premura monitorare che l’ottimo lavoro sin qui svolto non subisca stravolgimenti nei vari passaggi autorizzativi (comunitario, regionale etc…).

 

Un recente comunicato stampa di FondAgri, che a nostro avviso non descrive correttamente quanto accaduto in Valle d’Aosta, non fa cenno alla concertazione ed ai risultati conseguiti dal nostro Ordine e soprattutto riporta numerose inesattezze, fornisce lo stimolo al Consiglio Direttivo per ribadire una posizione ufficiale e chiedere alla F.N.O.V.I. una rettifica dell’articolo pubblicato sul portale nazionale.

 

Considerate queste premesse, riteniamo opportuno ribadire che tutta la nostra categoria è a conoscenza dell’indiscusso ruolo di FondAgri nelle altre Regioni italiane, ma in Valle d’Aosta nessun iscritto agli Ordini dei Medici veterinari e dei Dottori Agronomi e Forestali si riconosce nella Fondazione o ha espresso interesse ad associarsi alla stessa.