La posizione dell’Ordine sulla professione veterinaria e il Piano di Sviluppo Rurale

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Il Consiglio Direttivo, attraverso il suo Presidente, ribadisce il ruolo professionale del Medico veterinario nella predisposizione da parte degli allevatori delle domande inerenti i contributi erogati dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, a valere sul Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Attraverso una missiva inviata ai principali organi di stampa locali e agli enti ed alle istituzioni appartenenti al comparto agricolo, il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari della Valle d’Aosta ritiene doveroso precisare, contrariamente a quanto comparso su alcuni organi di stampa, che per la presentazione delle domande di sostegno agli agricoltori, a valere su misure cofinanziate nell’ambito del PSR, tra le figure professionali disponibili, vi è anche quella del Medico Veterinario.

La precisazione si rende necessaria, anche in seguito all’affermazione del Presidente dei Dottori Agronomi e Forestali durante un incontro organizzato dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali su “Giovani agricoltori del Programma di Sviluppo Rurale della Valle d’Aosta 14-20” che indicava tra le figure professionali abilitate solo Periti agrari, Agrotecnici, Dottori agronomi, Dottori forestali e nessun altro.

Si ribadisce che il Veterinario possiede non solo le competenze specialistiche ed è iscritto ad un albo come richiesto, ma si configura come profondo conoscitore della specifica realtà aziendale zootecnica, in quanto ne è già un consulente.

Si invitano pertanto gli allevatori che vogliano usufruire di contributi per il miglioramento dei processi produttivi delle aziende agroalimentari, per la diversificazione dei prodotti e delle attività aziendali, per lo sviluppo delle filiere corte, a contattare il proprio medico veterinario di fiducia che saprà aiutare l’allevatore nello sviluppo di progetti, così come quotidianamente già interviene nella gestione dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda l’allevamento e gli aspetti igienico sanitari delle produzioni di latte e carne, approfondendo insieme all’allevatore tutto ciò che le nuove normative regionali, nazionali ed europee richiedono.

Per il rispetto di una corretta informazione, si confida in una pubblica precisazione.