Home > News dalle organizzazioni di categoria > L’acqua è potabile, di Andrea Visentin
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Il nostro iscritto Andrea Visentin, nei suoi primi articoli, aveva spaziato dall’informatica e comunicazione ai compiti e funzioni del medico veterinario comportamentista, dal tema della sicurezza alimentare, alle norme di igiene e profilassi.
In questo nuovo articolo descrive le origini di due pilastri della medicina veterinaria: l’epidemiologia e la sorveglianza.
Nel 1848 un medico inglese riesce a correlare i casi di colera che si verificavano in una determinata zona di Londra con una fonte di acqua. Il medico John Snow fa nascere quella che, in un futuro non troppo lontano, si chiamerà epidemiologia”.

 

 

L’acqua è potabile.

 

In una bella giornata estiva vi fermate con il vostro amico peloso vicino ad una fontana.

Il cane si avvicina all’acqua la guarda, ma non si avvicina per bere, nonostante la lingua penzoloni. A questo punto pensate che dandogli il suo comando “trink wasser” il cane si decida. Ed è proprio quello che capita, il vostro amico abituato al comando capisce subito.

Notate vicino a voi una Signora che vi guarda con un espressione interrogativa. La cosa finisce li, o non proprio, alzate lo sguardo sopra la fontana e notate il cartello bianco multilingue che informa: acqua potabile. Nella versione tedesca riporta “trink wasser” a questo punto ridete tra voi pensando: “quella signora pensava che stessi spiegando al cane che l’acqua era potabile”.

Questo concetto è normale ai nostri giorni, da una fontana si può bere tranquillamente salvo indicazione contraria. Fino a poco tempo fa non era così.

 

Nel 1848 un medico inglese riesce a correlare i casi di colera che si verificavano in una determinata zona di Londra con una fonte di acqua. Il medico John Snow senza utilizzare laboratori all’avanguardia e super-computer, ma solo con il ragionamento fa nascere quella che, in un futuro non troppo lontano, si chiamerà epidemiologia.

Il processo di sviluppo del suo studio è affascinante, si attrezza solo con una cartina geografica del quartiere e qualche informazione. Identifica tutti i casi, la loro distribuzione e le abitudini dei soggetti colpiti.

A questo riguardo su internet si possono trovare delle mappe dinamiche che mostrano l’evoluzione dell’epidemia di colera nel tempo. Risultato: non tutti gli abitanti del quartiere sono colpiti solo i soggetti che bevevano l’acqua della fonte di Broad Street si sono ammalati. Addirittura alcuni dei loro parenti che non bevono acqua, ma birra non si ammalano, anche se abitano nella stessa casa. Grazie a questo riesce così a capire che quell’acqua era contaminata. Un risultato eccezionale non credete?

 

Questo viaggio è ancora più lungo e parte da più lontano.

Non sarebbe possibile ottenere queste informazioni neanche per un genio senza un elemento importante: la sorveglianza.

Branca della medicina nata molto prima di Snow.

Già nel XIV secolo a Venezia esisteva un piano di sorveglianza, in questo caso si ricercavano sospetti casi di peste, che verrà poi concretizzato secoli dopo a Londra durante la peste bubbonica che colpì la città nel XVII secolo.

La nascita ufficiale del sistema di sorveglianza come lo intendiamo noi oggi è nel 1836. Dopo un viaggio lungo 4 secoli. Questa scienza, una branca dell’epidemiologia, raccoglie i dati li cataloga e li rende disponibili per i clinici.

Il concetto di “sorveglianza”, applicato al controllo di un determinato evento, nasce dalla vigilanza sui rivoluzionari, durante la rivoluzione francese. Il fatto è interessante, non trovate, qualche cosa nata per la repressione dei sovversivi si addice tanto bene a virus e batteri ecc. i “sovversivi” della salute.

 

Tornati a casa dalla passeggiata siete ancora divertiti dal malinteso. Il vostro grosso amico peloso ritratto mentre beve, diligente dalla parte della fontana riservata agli animali, sotto il cartello bilingue che informa acqua potabile, entrerà a far parte della vostra prossima lezione.

Mentre scaricate sul computer la foto, la piccola furia pelosa si arrampica sui vostri pantaloni fino a raggiunge le ginocchia e poi il piano del tavolo. Il musetto si riflette sullo schermo. Vi distraete chiamando il vostro amico perché si guardi anche lui (secondo alcuni i cani non si riconoscono, ma lascio a voi decidere se questo accade). Tornate ad interessarvi allo schermo ed appare il sito del WHO con un piccolo muso soddisfatto riflesso sullo schermo.

 

Disporre di informazioni sull’andamento delle malattie è il primo passo per poterle controllare. Dai siti istituzionali come quello del WHO o dell’OIE (scendendo poi più sul locale ne esistono tanti altri) potete conoscere l’andamento delle patologie nel mondo, in un continente o solo nella vostra regione. L’organizzazione mondiale della sanità vi informa su tutto quello che riguarda l’uomo, per contro quello dell’ufficio internazionale per le epizoozie si occupa della salute degli animali e di conseguenza dell’uomo. Non dobbiamo dimenticare che la salute animale è importante anche per garantire quella umana. È per questo che nelle leggi Nazionali e Comunitarie viene dato tanto spazio al capitolo della sanità animale.

 

Fino al giorno in cui non si risale a quello che viene chiamato “Paziente Zero” non si può capire l’origine di una patologia.

Potrebbe essere originata da un alimento, dal contatto con altre persone, dagli animali, non dimentichiamo la maledizione di Tutankhamon.

Poniamo il caso che un gruppo di soggetti su di un isola comincino ad ammalarsi di un morbo misterioso. Potete lanciarvi con la fantasia, i sintomi sono a vostra scelta, in questo caso ognuno sospetta una causa diversa. Fate tutte le analisi possibili e trovate una grande varietà di sospetti. Fino a quando non risalite al primo soggetto malato non capirete come il virus/batterio XYZ si sia insinuato nella comunità. Questo perché alcuni soggetti possono presentare contemporaneamente più infezioni, alcuni batteri sono detti opportunisti e si presentano quando altri hanno già fatto il “lavoro sporco” indebolendo il soggetto.

Dalle cronache della comunità scoprirete poi che la stessa sintomatologia si era presentata anche 400, 800 e 1200 anni prima (oppure non si era mai visto un caso del genere). Ogni volta chiamata in modo diverso e con “colpevole” differente, in tutti i casi oggi, grazie ai laboratori, potete dire che si sbagliavano e che si trattava di un virus/batterio/altro.

E con un po’ di lavoro interrogando gli amici del primo soggetto scoprirete anche che questi amava andare a caccia in una particolare zona della foresta. Tutto questo lavoro da detective non serve solo per identificare la causa, cosa per altro lodevole, ma soprattutto per prevenire nuovi episodi e trovare una cura.

 

In base alle scoperte fatte con questi metodi nel corso degli anni si è potuto procedere al miglioramento del sistema fognario delle città, vedi il lavoro di Snow e al controllo di diverse malattie tramite la prevenzione.

Avete mai sentito parlare del morbo di Marburg, forse no ma dell’ebola si, eppure sono simili. Non molti anni fa in Germania è scoppiato un caso nella città di Marburg, da cui il nome. A quei tempo l’ebola non era mai uscita dall’Africa, e non c’erano soggetti con storia di viaggi in quelle zone. Erano colpiti solo alcuni soggetti, tecnici e familiari di un istituto di ricerca.

Lo studio porta a scoprire la causa alcune scimmie del laboratorio. Patologia sotto controllo, laboratorio bonificato ed allarme rientrato. Certo è bene avere una cura efficace per ogni patologia, ma evitare di avere dei soggetti malati è ancora meglio. In alcuni casi semplicemente controllando gli animali allevati si possono prevenire delle malattie. È per questo che la sorveglianza, anche se sgradita ad alcuni, permette di prevenirne la diffusione di patologie. A volte bastano piccole attenzioni sanitarie, come scegliere gli alimenti da somministrare al cane da guardia e fare attenzione ai luoghi di eliminazione del cane, per prevenire ad esempio la diffusione dell’echinococco.

 

Un brontolio sordo proveniente da sotto la scrivania vi ricorda che è ora di mettere in tavola. Mettete a terra il piccolo cane della prateria prima che tenti un pericoloso salto per scendere. Vi avviate alla cucina dove i pasti dei vostri amici sono ormai arrivati alla temperatura giusta, per prevenire problemi digestivi.

Il vostro grosso amico vi guarda con espressione dubbiosa, mentre il piccolo cane della prateria esamina attentamente le sue verdure, li guardate e dite “adesso basta storie, il cibo è buono da mangiare!”

 

Per approfondire questi concetti base potete partire dall’inizio.

Se cercate John Snow ottenete ben circa 205.000.000 risultati (0,36 secondi) attenti però non tutti sono quello che cercate. Otterrete però le informazioni su medico inglese e qualche punto in comune con la seconda ricerca.

La ricerca per epidemiology dona Circa 34.900.000 risultati (0,23 secondi)

Se ricercate OIE ottenete Circa 26.200.000 risultati (0,36 secondi)