Leggere le avvertenze: il sesto articolo di Andrea Visentin

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Il nostro iscritto Andrea Visentin, nei suoi primi articoli, aveva fatto una panoramica sul mondo dell’informatica e sul tema della comunicazione, descrivendo, successivamente, compiti e funzioni del medico veterinario comportamentista, il delicato tema della sicurezza alimentare e le problematiche inerenti le competizioni equestri. In questo nuovo articolo ribadisce come le informazioni presenti sul web vadano interpretate e capite: diagnosi fai da te e terapie improvvisate sono inutili e pericolose.  
“Saper discriminare tra quello che è vero e quello che è meno vero o vero solo in alcuni casi oppure falso è la differenza che esiste tra un professionista ed uno sprovveduto (…) un farmaco per uomini non è sempre adatto al nostro amico a quattro zampe.

 

Leggere le avvertenze.

La giornata è finita, finalmente potete rientrare in casa e godervi un po’ di riposo.

Appena rientrati, mentre vi state sistemando, sentite ringhiare dalla stanza degli animali; accorrete preoccupati. Lì trovate il vostro grosso cane, decisamente spazientito, vicino alla gabbia del piccolo cane della prateria. Attraverso le sbarre l’animaletto sta gettando dei fili d’erba sul muso del cane. Dividete i contendenti portandovi via il più piccolo e calmando l’altro con una bella dose di cibo.

Mentre uscite provate a chiedere spiegazioni al piccolo disturbatore. Questi comincia ad agitarsi tra le vostre braccia; lo lasciate scendere, sicuri che il grosso cane stia mangiando.

Il piccolo cane della prateria parte di corsa verso la biblioteca e lo vedete agitarsi davanti alla vetrina dei libri più vecchi e raccogliete da terra la bestiola che cerca di prendere un libro attraverso il vetro. Un vecchio libro sull’allevamento del cane risalente al 1927. Guardate il vostro amico che vi ricambia con l’espressione di chi sa che cosa dice. Prendete il libro, lo sfogliate in poltrona tenendo l’animale con voi, meglio che non sia in giro quando finisce il pasto del grosso cane, sfogliate qualche pagina e vedete comparire il musetto del cane della prateria tra le pagine proprio sul capitolo in cui l’autore consiglia di assorbire il virus della rabbia dal cane sospetto di contagio.

 

Leggere le avvertenze o le note informative è quello che consiglia ogni spot pubblicitario.

Da quando esiste internet, questa avvertenza è ripetuta a bassa voce anche per le informazioni contenute in essa.

 

Saper discriminare tra quello che è vero e quello che è meno vero o vero solo in alcuni casi oppure falso è la differenza che esiste tra un professionista ed uno sprovveduto. Informazioni ce ne sono tante, anche troppe, lanciare una ricerca con un motore di ricerca o con un altro porta a risultati differenti: un sito compare prima, un altro dopo per vari motivi.

Anche alcuni argomenti sono più importanti di altri; esistono database che li raccolgono e che li propongono in vario modo, con varie indicizzazioni e con varia velocità.

Sta a noi capire da chi viene questa informazione, se è attendibile o meno. È per questo motivo che ci rivolgiamo agli esperti, che seguiamo il consiglio dei conoscenti, per le nostre scelte, anche solo per una vacanza.

Se un nostro caro si è trovato male in un certo villaggio vacanze di certo non prenoteremo lì.

 

Ma quando si tratta di salute, a volte, il primo sito di consigli è scelto come guida; anche le riviste la fanno da padrone con decine di diete standard proposte ogni estate.

I nostri amici pelosi (anche quelli con scaglie e piume fanno parte della stessa categoria, non me ne vogliano), sono costretti ad assecondare le nostre scelte; per noi deve essere imperativo quindi fare quelle corrette.

 

Non seguire falsi profeti che promettono cure miracolose, ma anche che propongono cure buone per un uomo, ma deleterie per un cane.

Un farmaco per uomini non è sempre adatto al nostro amico a quattro zampe. Una cura ottima che ci ha tolto il dolore può portare a gravi conseguenze se non a morte un cane.

 

È quindi essenziale saper discriminare, capire se l’informazione che stiamo leggendo è stata calibrata per lo scopo che ci prefiggiamo oppure deriva da qualche passaggio tra specie. Una cura ottima per i nostri dolori articolari, quando dopo un anno di vita sedentaria ci dedichiamo a tutti gli sport estremi possibili ed il secondo giorno di vacanza siamo completamente bloccati a letto, non aiuta il nostro amico peloso che zoppica anzi se tutto andrà bene gli darà dei seri problemi allo stomaco.

Continuate a sfogliare il libro è di certo una prima edizione, ma oggi è superata ha solo un valore storico per voi. La bestiola comincia a prendervi a testate, date le sue dimensioni la sentite appena, vi fermate e la guardate.

La testina ricompare a guardare la pagina che parla del trattamento della rabbia col metodo Pasteur, le fate una carezza dicendo “pensi che sia affetto da rabbia?” In quel momento compare anche il grosso cane ancora con dei fili di fieno sulla testa.

Il fatto che l’informazione sia derivata da una ricerca con operatori booleani su un data base asimmetrico e che abbia impiegato solo 0,01 sec per darci la risposta non è una garanzia.

I più smaliziati, con in computer, sono in grado di scoprire tutto sul sito che fornisce l’informazione: dove è registrato, da chi ecc. anche questo non ci da certezze. O meglio forma un primo passo nella conoscenza.

Se scopriamo che è registrato da qualche organizzazione governativa, di ricerca o fondazione nota nel campo, già ci aiuta a capire chi ci sta parlando. Dato che possiamo ottenere anche leggendo le informazioni presenti sul sito, con maggiore facilità.

 

Passare dal puro dato scientifico a quello che è un atto medico o comunque professionale richiede esperienza e conoscenze specifiche.

Non tutti possono fare tutto senza una specifica preparazione, in alcuni casi con prove e tentativi riusciamo, ma in certi casi c’è solo una possibilità di sbagliare.

Di certo anche se non siamo cuochi professionisti al terzo tentativo potremmo produrre un buon piatto e forse con un po’ di pratica un piatto che ricorda quello mangiato al ristorante. Oppure con un po’ di manualità un tavolino per il giardino su cui appoggiare il bicchiere dalla sdraio anche se in origine volevamo fare uno sgabello alto da bar. In altri casi non ci sogneremmo neanche di cominciare il progetto.

Nessuno, sano di mente, tenterebbe il restauro di un Tiziano od un Raffaello in garage; in questo caso si rivolgerebbe ad un esperto del settore anche se su internet trova tutte le informazioni su come procedere.

Quando ci occupiamo di un essere che non può fare scelte personali, ma che è costretto a seguire le nostre, è in questo caso che non possiamo fare altro che scegliere bene e con coscienza.

Il grosso cane si avvicina appoggiando delicatamente la testa sulle vostre gambe, vicino al piccolo cane della prateria, emettendo un profondo sospiro. Chiude gli occhi e si lascia togliere i fili d’erba dalla testa.

Delicatamente vi mettete comodi sulla poltrona senza disturbare i vostri amici, la pace sembra tornata tra i due contendenti.

Dite al cane della prateria “lascia stare la veterinaria sei più portato per il giardinaggio! La bava che hai notato era solo mal d’auto! È vaccinato e non ha avuto contatti con animali malati!” Accarezzate la testa del cane e tutto il corpo del cane della prateria chiedendovi come facciano quei due ogni volta ad inventarsene una diversa.

 

In questo caso l’unica ricerca possibile è quella rivolta ai pericoli di internet, sempre che non vogliate diventare maestri del restauro.