Luglio: Emilio Bazzocchi

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Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario.
Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine.
Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

 

  1. Nome e Cognome
    Emilio Bazzocchi.
  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    Ebbene lo confesso, mi sono iscritto assolutamente per caso e non “perché mi sono sempre piaciuti gli animali” nè perché “è il mestiere che ho sempre sognato di fare” – classiche risposte della maggior parte dei colleghi; semplicemente in quel preciso momento, dopo la sbornia post-maturità, si doveva finalmente decidere cosa fare e, un po’ per il fascino del veterinario e un po’ per quello della città (Parma)…. ho fatto questa scelta.
  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Gaiardi… E non certo per la qualità dello studio che, per altro, è stato piuttosto duro impegnativo con pochissima pratica e molti libri.
  4. Quando ti sei laureato/a?
    A Parma il 24 10 1988.
  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    A febbraio del 1989.
  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Non c’è stato un vero primo giorno perché già lavoravo da un po’ ma tante emozionanti “prime volte”: il primo parto, il primo intervento chirurgico, la prima flebo, etc.
  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Dopo aver praticato la maggior parte dello scibile veterinario, lavoro da circa 10 anni all’Usl Valle d’Aosta e attualmente mi occupo di ispezione degli alimenti di origine animale.
    Il nostro compito e quello di controllare le strutture e gli stabilimenti dove si producono, lavorano e/o vendono alimenti di origine animale (miele, latte, carne etc) in modo da garantire l’igienicità delle produzioni e la salute del consumatore.
    E’ un lavoro non semplice e complicato, sempre più, dalla normativa in continua evoluzione e non sempre così logica.
  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
    Sono un dipendente pubblico quindi il problema della concorrenza è relativo ma si cerca sempre di fare al meglio il proprio compito; però è divertente notare come ci sia una vera concorrenza per cercare di entrare in Usl, cosa sempre più difficile, e una volta ottenuto lo scopo si inizi immediatamente a lamentarsi del lavoro… Non si è proprio mai contenti. Sorridente Sorridente
  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
    Qualcuno dice che se il veterinario USL fa il suo dovere, la sua clientela non è per niente contenta, come se fossimo degli aguzzini in cerca di sanzioni da erogare e di divieti da imporre ma io personalmente cerco di sottrarmi a tutto ciò, cercando di essere preparato ed efficiente in modo da tutelare la salute della gente senza essere per forza un inquisitore. Purtroppo non è sempre facile; penso inoltre che un rapporto di collaborazione con i colleghi non possa che essere costruttivo quindi, se posso, collaboro e cerco collaborazione volentieri.
  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
    Direi di si, anche perché riesco a ritagliarmi i miei spazi.
  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
    Ho ottimi amici tra i colleghi ed in generale non ho problemi con nessuno, o almeno non che io sappia…
  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
    Ottimi, caro Presidente!
  13. Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
    Sicuramente mi sembra carino ricordare quando, dopo pochi mesi dalla laurea, il veterinario da cui facevo pratica mi ha lasciato in sua sostituzione per qualche giorno; la prima chiamata, con il collega lontanissimo e in un’epoca senza cellulari, è stata per un parto in una bovina: parto quadrigemellare….
    Si, proprio 4 vitelli…. Niente male per una prima volta..
  14. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    Quando ho iniziato a lavorare in USL, una decina di anni fa, gestendo contemporaneamente uno studio veterinario era molto difficile gestire la vita professionale e quella privata per cui ho rinunciato alla libera professione; questa rinuncia se da un lato mi ha tolto il contatto reale con l’aspetto più vero della veterinaria, dall’altra mi ha permesso di avere più tempo per la famiglia.
  15. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Fondamentale fare un’esperienza all’estero, magari anche prima della laurea (Erasmus o similia) e, se possibile, avere idee chiare da perseguire con decisione; se si è decisi prima o poi si ottengono dei risultati.
  16. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    E’ fondamentale averne sempre e, scaramanticamente, non si dicono…ma mi piacerebbe sicuramente fare esperienze professionali all’estero
  17. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
    Assolutamente no, il passato è passato.
  18. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    Cercare di lavorare dando il meglio e, soprattutto, cercando di ottenere soddisfazione da quello che si sta facendo… e ultimamente è sempre più difficile.