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Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario. Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine.
Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

   

  1. Nome e Cognome
    Roberta Ferraris.

  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    Perché era il mio sogno fin da quando avevo 5 anni: mio nonno saggiamente mi diceva di fare la parrucchiera che si guadagnava di più e che era meglio per una ragazza, ma io volevo curare tutti gli animali.

  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Nonostante dovessi alzarmi tutte le mattine alle 5:30 per raggiungere l’università tramite macchina, treno e bus impiegando più di un ora e mezza, finalmente facevo quello che sognavo da sempre.
    Ho conosciuto persone stupende, ho fatto tirocini pazzeschi e mi sono innamorata della citologia.

  4. Quando ti sei laureato/a?
    Mi sono laureata nell’Aprile del 2010.

  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    Da Maggio 2011 all’ordine di Asti e ad Aprile 2013 ho fatto il trasferimento in quello di Aosta.

  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Ricordo di averci messo una settimana prima di avere il coraggio di entrare a chiedere informazioni presso il primo ambulatorio; quando finalmente sono riuscita ad iniziare il primo giorno fui talmente assorbita dalle attività che mi isolai dal mondo esterno e non mi resi conto del tempo che passava.
    Il mio attuale marito mi cercò inutilmente al cellulare e dovette infine venire a cercarmi in ambulatorio col timore che mi avessero rapito.

  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Nello specifico mi piacerebbe occuparmi di laboratorio (ematologia, citologia, ecc…) ma nella realtà mi occupo di tutte le attività generiche relative alla clinica di cane e gatto con particolare attenzione alla gestione dei ricoverati.

  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza? 
    Abbastanza.

  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela? 
    Allo stato attuale non credo di differenziarmi dai miei colleghi perché sto imparando il più possibile da loro e dalle loro esperienze; in ogni caso cerco di rendermi disponibile, comprensiva e professionale il più possibile, tenendomi costantemente aggiornata tramite seminari e congressi.

  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale? 
    Per il momento che sono all’inizio della mia attività si, ma ci sono ancora molte cose che vorrei riuscire a realizzare nel mio futuro.

  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi? 
    Da quando sono in Valle ho notato che c’è molta più collaborazione tra i vari veterinari a differenza del Piemonte dove c’è molta più concorrenza e isolamento. Personalmente sono molto contenta del rapporto che c’è con i miei colleghi di ambulatorio poiché fin dal primo giorno di lavoro mi hanno fatto sentire parte del gruppo e come se fossi a casa.

  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine? 
    “Finalmente ho un Ordine!!!”.
    Come ho detto precedentemente, all’inizio ero iscritta all’ordine di Asti e solo per potermi iscrivere non dico quanti mesi e quanti problemi ho dovuto superare. In due anni di iscrizione non ho mai ricevuto nessuna notifica, mai visto un evento e non sono mai riuscita ad incontrare il presidente; era un problema già solo trovare qualcuno al telefono.
    Da quando sono passata all’ordine di Aosta tutto mi sembra molto più facile: ricevo email, notifiche e avvisi importanti in modo tempestivo, la segreteria è sempre molto disponibile e gentile e il presidente e anche mio amico su Facebook….. che si vuole di più?.

  13. Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
    Quella volta che sono andata con la mia collega a fare una vaccinazione di un cane a domicilio.
    L’abitazione si trovava in una parte del paese non raggiungibile in macchina, pertanto dopo aver parcheggiato ci siamo incamminate. Durante il tragitto lo splendido golden maschio di 40kg che dovevamo vaccinare ci venne incontro scodinzolando.
    Peccato che nell’eccitazione dei saluti il cane decise di buttarmi contro un muro e tentare di….(lascio immaginare)…Invece di aiutarmi la mia collega era in terra che si rotolava dalle risate; per fortuna intervenne la proprietaria a calmare i bollenti spiriti del golden che, visto che non ricambiavo le sue attenzioni, ci voleva provare con la mia collega.

  14. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    Ci provo: ho un marito molto comprensivo!!!!!
    Lui mi aiuta molto a casa e al lavoro ed è diventato l’aggiusta tutto dell’ambulatorio e passa spesso a trovarmi.
    Per quanto riguarda i nostri genitori, la domenica cerchiamo di andare trovarli per passare un po’ di tempo con loro anche se a volte tutto questo è molto pesante!

  15. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Consiglierei di pensarci bene poiché, pur essendo una professione che da tante soddisfazioni, richiede anche molti sacrifici sia dal punto di vista dell’impegno personale sia per il tempo che bisogna dedicare che inevitabilmente va a scontrarsi con i rapporti sociali sia fuori che dentro la famiglia.
    Se però si è sicuri della propria scelta, come nel mio caso, dico di impegnarsi a fondo e di non rinunciare di fronte alle difficoltà che si incontreranno sul proprio cammino.

  16. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    Certamente si… ;-P …primo tra tutti una casa con giardino!!!

  17. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato? 
    No.

  18. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    “Non hai capito veramente una cosa, finché non sei in grado di spiegarla a tua nonna…” (Albert Einstein).

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